Cure dentarie inutili per il paziente
10 gennaio 2022
Dopo lunghe e costose cure dentistiche rivelatesi, purtroppo, assolutamente inutili, il paziente ha citato in giudizio un odontoiatra sostenendo che «le cure dentarie sono state malamente eseguite dal professionista» e che «gli errori del medico» lo hanno obbligato a «ricominciare dal principio l’intera cura», e chiedendo, di conseguenza, non solo «la restituzione del corrispettivo» versato al dentista, ma anche un adeguato «risarcimento».
La controversia e' approdata in Cassazione che, con ordinanza n. 17405 depositata dalla Sesta Sezione Civile il 30 agosto 2016, ha ritenuto quella avanzata dal paziente nei confronti del dentista una richiesta assolutamente pretestuosa in quanto non è stato minimamente dimostrato il «nesso di causalità» tra «l’opera del dentista» e «i danni» lamentati dal cliente.
I giudici del Supremo Collegio hanno confermato la decisione di secondo grado ritenendo che «il fallimento delle cure» non è stato provocato dall’«operato del dentista», bensì da «fattori naturali» quali una «malocclusione», cioè “il difettoso combaciamento delle due arcate dentarie”, e dalla superficiale «condotta» tenuta dal paziente.
Il dentista, secondo i giudici, ha agito in modo corretto ed ineccepibile «informando correttamente il paziente e segnalandogli i possibili rischi».
La richiesta di risarcimento e' stata rigettata.
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